C’era una volta…
Un paradiso naturale, un bellissimo lago e un piccolo paese che sembra una nave ormeggiata ai piedi di verdi colline.
É Colle di Tora, pochi abitanti, odore di semplicità, sapore di tradizione e una scuola elementare intitolata a Rinaldo De Sanctis.
C’era una volta e si, c’è ancora, esattamente sul lago del Turano, un posto dove il tempo si è fermato.
Ci sono persone che lasciano il segno, e Rinaldo è stato un esempio di come la passione e l’amore di un uomo, lasciano tracce che rimangono vive nel tempo.
Andiamo a scoprire chi è l’uomo che ha portato questo nome, colui che è ancora ricordato e benvoluto da tutti in paese e che è all’origine del nostro Turano Resort.
Rinaldo nacque nel 1882 in una famiglia povera e numerosa.
Allora il paese si chiamava Colle Piccolo, perché era il più piccolo dei paesi della vallata e anche il più povero.
A causa della povertà, nel 1902 i genitori di Rinaldo, con i figli più piccoli, emigrarono in sud-America. Rinaldo rimase in Italia con uno zio, si laureò all’Università di Perugia in Pedagogia e, appena reduce dalla prima guerra mondiale, divenne prima maestro elementare e dopo qualche anno direttore didattico.
Per tutta la vita Rinaldo si è speso per la crescita del paese, ha avuto a cuore le condizioni di vita dei suoi concittadini, inventandosi sempre qualcosa per migliorarle.
A cominciare da quando, negli anni ’20, realizzò, in un edificio di sua proprietà in collaborazione con le Suore Minime del Sacro Cuore, un asilo per i bambini del paese, ai quali assicurò, in questo modo, almeno un pasto al giorno fin quando l’asilo divenne comunale.
Propose e seguì personalmente la costruzione di un edificio che ospitasse la scuola elementare e media, palazzo che ancora oggi accoglie gli alunni della scuola primaria.
Intanto aveva sposato una donna di nome Zarina ed ebbero tanti figli di cui qualcuno è ancora in vita.
Nel 1932 aveva comprato un casale laddove iniziava il paese e l’aveva fatto ristrutturare su progetto del suo amico Arduino Angelucci.
Nello stesso periodo Rinaldo commissionò al pittore Angelucci l’affresco del Buon Pastore in un’icona situata nella strada principale del paese.
Arduino Angelucci nacque a Rieti nel 1901. Ebbe i primi insegnamenti dal pittore Antonino Calcagnadorodella cui pittura di impegno sociale sentì la suggestione.
In seguito passò al corso speciale di architettura, ritenendo di dover ampliare ed approfondire la sua preparazione per la composizione di opere parietali di grande respiro.
In questo stesso periodo e con quei caratteri realizza il mosaico La Ricostruzione, nell’atrio del Palazzo del Genio Civile a Rieti: composizione astratta e architettonica, che interpreta il nuovo con la compostezza propria dell’artista.
Nel 1938 fu completato il lavoro della diga e gran parte di Colle Piccolo finì sotto le acque del lago.
Dieci anni dopo: “Nel 1948 Colle di Tora divenne finalmente Comune e Rinaldo venne eletto (…) sindaco con una maggioranza pari al 92%.” (dal V° Volume delle Amministrazioni Comunali Italiane della Stampa Italiana).
Da sindaco, realizzò prima di tutto l’acquedotto civico, poi tutti i servizi più urgenti e, naturalmente, l’edificio scolastico su un terreno in parte suo e da lui stesso ceduto alla comunità.
Nel 1980, all’età di 98 anni, Rinaldo De Sanctis ci ha lasciato. Se ti capiterà di arrivare a Colle di Tora e chiedere “dov’è la casa del Direttore?” chiunque del paese te la saprà indicare. E, ancora più sorprendente, se chiederai chi era il Direttore a vecchi, anziani, giovani o anche a qualche ragazzino, tutti sapranno raccontarti qualcosa di lui.
Nel 1988 l’albergo è stato venduto ad un acquirente di Roma.
Poi l’albergo per tanti anni fu chiuso e rimase chiuso finché non lo riacquistò l’attuale proprietario. Negli anni in cui è stato chiuso si era ridotto malissimo. Poi fu restaurato, subì costantemente modifiche e ora ha una struttura completamente diversa rispetto a quella originaria, è stato un po’ stravolto e riqualificato, ma a noi questo Turano Resort piace tantissimo!
Dal 1948 al 1988 albergo e ristorante hanno sempre funzionato. Le persone che soggiornavano lì andavano a pesca, a caccia, facevano passeggiate per rilassarsi.
L’albergo era il centro del paese, era il punto di ritrovo, si chiamava lo Chalet del Lago e molti si ritrovavano lì alla veranda con la vista verso il lago. Nella sala d’ingresso c’era il bar con il juke box e la musica ogni sera. In basso c’era la pista da ballo, vicino al lago.
Siamo negli anni ’70, giovani e anziani che giocavano anche a biliardino, a carte, coppie e amici che ballavano…e chissà quanti amori sono iniziati su questa pista, chissà quante emozioni confessate nel ristorante, chissà quante passioni consumate nell’albergo! Queste vibrazioni, queste emozioni ci sono ancora, le senti, basta chiudere gli occhi, respirare l’aria frizzante e sentirai il cuore battere, come le onde!
Come dicevamo all’inizio, la storia di quest’uomo così semplice e così amorevolmente determinato ha cambiato le sorti di molte persone, del paese intero, dell’ambiente circostante e molte delle cose che ha costruito ed avviato con passione sono tuttora fruibili nel Turano Resort!
Qui si respira ancora aria di umanità, di empatia tra uomo e ambiente, di serena convivenza!
A nome di tutti noi: “Grazie Rinaldo”!!!